– In biologia, specificità di organismi e di sostanze rispetto a una determinata specie zoologica o botanica; ne sono [...] dotati, per es., in alto grado, quei parassiti che possono vivere soltanto in una determinata specie di animali o di piante, e, fra gli ormoni dei vertebrati, il … Nota, ammoniti del gen. Hildoceras in Appennino. Le osservazioni naturalistiche, l'alto numero di nuove specie schedate e portate in Europa, come ad esempio le palme del Cile, gli eucalipti e i ficus macrophylla d'Australia, le araucarie dal sud America, o le più celebri sequoie dalla California, fecero aumentare l'interesse per la botanica. Però la documentazione paleontologica reperibile nelle successioni marine a strati, anche se lacunose per quel che riguarda l'evoluzione, presenta talora la continuità darwiniana: vedi ad es. [sec. All’interno dell’erbario farmaceutico vengono indicati il nome botanico della pianta, il nome comune, le sue caratteristiche principali ed i suoi effetti sugli organismi viventi. Il primo studioso conosciuto del mondo vegetale fu Teofrasto (371 a.C. – 286 a.C.) che descrisse oltre cinquecento piante ed il loro uso medicinale. Con queste forme si definisce il limite superiore della zona. In passato tutto ciò che non si considerava animale veniva considerato "pianta", "vegetale". Cioè sulla comparsa all'interno della sottofamiglia Hildoceratinae delle forme con coste anguliradiate[6]. Attualmente, solo gli organismi pluricellulari autotrofi vengono considerati parte del regno Plantae: gli altri sono assegnati ai regni Monere, Protisti o Funghi. [1] Tra gli italiani, si misero in evidenza in questo periodo, Bartolomeo Maranta (1500-1571), dal suo cognome deriva la denominazione dell'omonima pianta, Luca Ghini (1500-1556) e Andrea Cesalpino (1519-1603), noto per essere stato uno dei fondatori della sistematica del mondo vegetale. Buffon non condivideva la classificazione di Linneo perché la trovava troppo schematica e pensava che non desse ragione delle specie intermedie rispetto alle principali e più note. Traduzioni in contesto per "specie botanica" in italiano-inglese da Reverso Context: 2: Muschi animali e/o vegetali? Nel campo della botanica le piante proterogeniche sono una parte delle ermafrodite insufficienti. 1348-53; dal lat. Il significato di erbe officinalis o piante officinali rinvia alle officine degli speziali (antenate dei moderni laboratori farmaceutici) che lì lavoravano le specie di piante annuali o perenni usate per la preparazione di unguenti, oli, profumi, tisane, prodotti medicamentosi e cosmetici che sfruttavano le proprietà dei vegetali. : in cattività, ma non solo), possano comunque essere classificati come specie diverse, in quanto "in natura" non entrano mai (o quasi) in contatto riproduttivo (e quindi non creano ibridi) . Linneo, invece era un fissista, perché le specie naturali per lui erano materializzazioni di idee immutabili ben distinte (ispirazione della filosofia platonica). Per loto d'Egitto o loto bianco d'Egitto si intende la specie Nymphaea lotus della famigia Nelumbonacee, pianta sacra degli Egizi, è un'erba acquatica perenne con grandi fiori bianchi o rosei, diffusa nelle regioni calde e temperate dell'Eurasia. Sicuramente due organismi per appartenere alla stessa specie devono condividere caratteristiche di base e numerose particolarità, talora prive di importanza adattativa ("caratteri meristici"). equilibri punteggiati di Gould e Eldredge, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Specie&oldid=117815855, P1417 multipla letta da Wikidata senza qualificatore, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, presenza di gruppi morfologicamente identici al resto della specie ma riproduttivamente separati a causa di rimaneggiamenti cromosomici (. Nello studiare questi processi, i biologi cercano una risposta a più domande: come si fa a riconoscere e descrivere una specie? Portando alle estreme conseguenze l'applicazione del concetto di specie morfologica, si rischia di cadere in situazioni paradossali. s.f. La "specie tipologica" è quella fondata su un tipo, definito olotipo, cioè su un esemplare che la rappresenta e che dovrebbe essere in un museo pubblico a disposizione degli studiosi. Prima del limite non ci sono forme con coste anguliradiate, dopo il limite compaiono forme dubbie o con coste anguliradiate. È originario dell'Asia e del Nord Africa, con alcune specie spontanee delle Alpi.L'altezza varia da 10 centimetri fino a 1 metro nelle varietà giganti. Edizioni Scientifiche e Tecniche Mondadori, 221 pp., ediz. biologia Nella sistematica biologica, categoria che rappresenta l’unità fondamentale di base del sistema di classificazione. Si tratta quindi di piante caratterizzate da un fusto legnoso (tronco)che si sviluppa in altezza, raggiungendo misure diverse in base alla specie di appartenenza. specie sistematica specie comprendente diverse sottospecie (dette anche specie elementari o, in botanica, giordanoni), cioè diverse popolazioni o gruppi di popolazioni, normalmente simpatriche o parapatriche, fra loro distinguibili per diversi caratteri. Ciò non esclude dunque la possibilità che possano farlo, e con esiti positivi, in condizioni artificiali. nōmĭnāre, v. anche nome. La specie fenetica applica algoritmi di analisi delle similitudini e dei caratteri comuni, rendendo questa metodologia in grado di analizzare anche esseri inanimati. Benché funzioni nella maggior parte dei casi, questo criterio non si applica o lascia dubbi nei casi di: In pratica si individuano le specie basandosi su criteri gestiti dall'esperienza e dal buon senso. Stampa Tipolito Properzio. Gli organismi più complessi studiati dalla botanica costituiscono il regno delle Piante (o Plantæ). Significato, importanza e tecniche di preparazione dell'erbario. In accordo con Mayr, l'elemento chiave per la definizione di una specie biologica sarebbe dunque la sussistenza di un isolamento riproduttivo "in natura" rispetto ad altre popolazioni, assieme ad una coesione riproduttiva interna alla popolazione stessa. D'altra parte, la generazione di prole fertile come risultato dell'incrocio di due specie rappresenta un'evidenza della vicinanza filogenetica delle stesse. Tale sistema classificatorio, riveduto ed aggiornato, costituisce ancora oggi il fondamento della classificazione del regno vegetale (e non solo). Si cominciarono a differenziare e a classificare le piante in base ai frutti e ai fiori e a delinearne la specie. Molte forme vegetali, pur presentando evidenti diversità, tali da non poter essere considerate della medesima specie, si incrociano originando ibridi illimitatamente fertili. La "specie filofenetica" è basata sulla combinazione della metodologia fenetica con la teoria evolutiva, considerando nell'analisi delle similitudini anche le relazioni filogenetiche. Nel 1785 Stephane Thibaud, un accademico di Montpellier, arguisce la similitudine tra le funzioni biologiche delle piante e quelle dell'uomo e congettura le loro capacità sensoriali nel suo trattato Disquisitio Utrum in Plantis existat principium vitale principio vitali in animalibus analogum.[2]. I delfini e i pipistrelli appartengono alla Classe dei Mammiferi perchè entrambi hanno mammelle per allattare, sangue caldo e respirano con i polmoni. Brouwer Aart (1972) - Paleontologia Generale, le testimonianze fossili della vita. Il sistema di nomenclatura binomiale (a due nomi) fu sviluppato dal naturalista svedese Carl Linnaeus a metà del 1700. Attraverso le basi della botanica sistematica, le specie vengono raggruppate con criteri logici secondo categorie tassonomiche. La prima comparsa degli ammoniti del genere Hildoceras, che sono in realtà Hildoceras primitivi senza solco giro-laterale, è basata su un criterio morfologico-evolutivo. La scena che ci si presenta è questa: in un boschetto ricco di aranci e costellato da fiori nove personaggi si muovono in piccoli gruppi. BU dare il nome, attribuire un nome: nominare una specie botanica 2a. Uno di questi, molto significativo è il concetto di cronospecie per l'ammonite del genere Hildoceras (che si può considerare una specie il cui ambito morfologico è quello della specie tipo Hildoceras bifrons). È noto a tutti che l'asino e la cavalla generano il mulo, che è sterile; non così però l'incrocio, ad esempio, del grizzly con l'orso polare, che pure continuano ad essere considerate due specie diverse nonostante la loro prole sia fertile. Ovviamente, come si amplierà più sotto, il termine, si basa su un modello necessariamente artificiale, e non è valido per tutti i casi di organismi in cui sia assente la riproduzione sessuale. Si possono indicare vari esempi da sezioni stratigrafiche affidabili. italiana, Milano. La botanica (dal greco: βοτάνη [botane] = pianta) è la disciplina della biologia che studia le forme di vita del mondo vegetale (la flora), specie in rapporto alla loro anatomia, fisiologia, utilità, classificazione ed ecologia. Partendo da questa regola tassonomica, Linneo introdusse il sistema di nomenclatura binomiale, secondo la quale ciascun essere vivente poteva essere identificato e descritto conoscendone soltanto il genere e la specie, mentre prima si doveva ricorrere a perifrasi impossibili da ricordare. La specie è alla base della classificazione degli organismi viventi, trattandosi del livello tassonomico obbligatorio gerarchicamente più basso. Per molto tempo si è ritenuto che le Magnoliaceae fossero state le prime Angiosperme apparse sulla terra. • Specie • Sottospecie • Forma (zoologia) o Varietà (botanica) Il concetto di specie è alla base della classificazione degli organismi viventi, trattandosi del livello tassonomico obbligatorio gerarchicamente più basso. Quindi quando si ha, nelle serie evolutive concrete, oltre alle specie note, una grande varietà di forme, intermedie e non, in ciò è il carattere dell'evoluzione gradualistica in cui Darwin credeva, anche se in modo teorico. Sopra la zona a Hildoceras bifrons, così come noi la intendiamo per esperienza, il genere Hildoceras è assente per non più poi ricomparire. Le piante arboree altro non sono che quelle che chiamiamo comunementealberi. quam auctor ... publicis objiciebat disputationibus ... pro prima Apollinari laurea consequenda, Così fa Renzo de Simone, sul sito del Ministero dei Beni Culturali, richiamando "il prestigio raggiunto a livello mondiale dal botanico Cesare Majoli", Disquisitio Utrum in Plantis existat principium vitale principio vitali in animalibus analogum, Fiori. Il fraintendimento popolare è che specie differenti non possono incrociarsi; alcuni fanno un passo avanti, credendo che le specie possono talvolta incrociarsi, ma che gli ibridi debbano essere sterili. Un’ulteriore distinzione importante riguarda la tipologia, ovvero la differenza tra Aghifoglie e Latifoglie. Natura e simbolo dal Seicento a Van Gogh, Lista delle abbreviazioni standard degli autori botanici, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Botanica&oldid=117841669, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. La specie "morfologica" è quella basata su caratteri morfologici. Biostratigraphie-Evolution de la faune (Harpoceratinae, Hildoceratinae). Quello di specie è un concetto multidimensionale sotto il quale ricadono varie definizioni che dipendono dall'aspetto che si considera: la specie può essere dunque biologica, morfologica, tipologica, cronologica e filofenetica. Il muschio vegetale è estratto dalla specie botanica Evernia Prunastri, cioè un lichene (incrocio tra fungo e alga che ha abbandonato l'ambiente marino). Luogo coperto, riparo, difesa 3 Nell'industria alimentare, spec. Sulla sostanziale arbitrarietà di un qualsiasi tipo di classificazione è chiara la posizione di Darwin, che ha avuto grande lungimiranza influenzato come era dall'evoluzione che stava studiando, posizione che oggi appare, però, sotto questo profilo in parte superata: «[...] io considero il termine specie come una definizione arbitraria che, per motivi di convenienza, serve a designare un gruppo di individui strettamente simili tra di loro, per cui la specie non differisce granché dalla varietà, intendendosi con questo termine le forme meno distinte e più fluttuanti. Ad esempio, due individui possono essere molto diversi pur appartenendo alla stessa popolazione o addirittura alla stessa nidiata: è questo il caso delle specie polimorfiche. una specie sia presente allo stato puro, non ci sono problemi: se un bosco è costituito soltanto da faggi, è chiaro che esso rientra nella categoria delle faggete. Le conifere sono delle piante sempreverdi che crescono in tutto il mondo eccetto nelle zone tropicali, prediligendo i climi temperati o freddi. La botanica farmaceutica classifica le piante con proprietà fitoterapiche, usando gli stessi schemi della botanica classica, ovvero tramite delle schede descrittive, raggruppate in fascicoli o volumi e chiamate “erbario” farmaceutico. Altro Visita didattica per l'osservazione delle specie di Spermatophyta spontanee e coltivate descritte in aula. Per questi motivi il criterio morfologico viene applicato in biologia solo in quanto riflesso (e indicatore) dei rapporti filogenetici tra i gruppi presi in considerazione, non diversamente da come il grado di parentela in un albero genealogico viene ricostruito sulla base dei trascorsi storici della linea familiare piuttosto che sulla similarità di aspetto (per quanto mediamente possa essere maggiore tra individui strettamente imparentati che tra non imparentati). La zona a Bifrons, nota in gran parte dell'Europa, indagata in Appennino (Rosso Ammonitico umbro-marchigiano) è rappresentata circa da 40 livelli fossiliferi, tutti con fossili ben conservati come modelli interni conchigliari e campionati dettagliatamente[7]. [3] L'idea dunque che specie differenti non possano incrociarsi o che la prole di un tale incrocio debba essere in tutti i casi sterile rappresenta un travisamento del concetto di specie biologica formulato da Ernst Mayr nel 1942[4], come messo in evidenza da P. Mohelman: «Molti non-tassonomi si basano su un fraintendimento del concetto biologico di specie di Mayr (1942). Armeria, Willd. È questo un concetto concreto di specie, definita con la sue, comparsa e scomparsa; però una documentazione così ricca e varia al riguardo (varie centinaia di campioni) è tipica dell'Italia e cioè del Rosso Ammonitico, unità che può essere considerata continua o quasi; manca infatti anche se parzialmente nello stratotipo del Toarciano francese[8]. Egli propose che le specie "non si ibridano sotto condizioni naturali", enfatizzando che questo isolamento riproduttivo può essere il risultato di meccanismi di isolamento pre o post copula (...) Il meccanismo pre-copula include cose come meccanismi etologici che possono essere rotti in condizioni non naturali, come la cattività». 1 Azione e risultato del coprire: i muratori erano prossimi alla c. del tetto; la c. di una buca 2 Ciò che copre, chiude, ripara: una c. di tegole, di lamiera; la c. del pozzo; una c. di ferro || estens. Tipico esempio di proterandrici è rappresentato da molte specie di vermi (platelminti, anellidi), molluschi (gasteropodi) e pesci (Sparidae, Amphiprioninae). FO chiamare per nome: nominare uno a uno i partecipanti 2b. XVII; adattamento dal latino oleaster, da olea, oliva].Nome comune della specie Olea europaea, varietà oleaster (famiglia Oleacee detta anche olivo selvatico.In varie regioni italiane con il medesimo termine si indicano anche altre specie di piante, di aspetto simile alla precedente, nonché le piante prodotte dall'olivo domestico per disseminazione naturale. In questo caso bisogna seguire strettamente il concetto di specie prevalente. A diffondere in Italia il sistema di Linneo provvide il forlivese Cesare Majoli, che raccolse anche un'enorme mole di dati e disegni del mondo vegetale, ed è considerato uno dei più illustri botanici del XVIII secolo, tanto che si è parlato, a suo riguardo, di "prestigio raggiunto a livello mondiale"[3].