Alla nascita dello Stato italiano, nel 1860, le imprese del settore disponevano complessivamente nella regione di circa 11 mila telai. Un’attività il cui successo era testimoniato da una clientela vasta, spesso anche extraregionale, e che si è protratta, tra alterne vicende, fino alla Seconda guerra mondiale. Agli inizi del XV secolo si consolidò in Calabria la coltivazione del gelso per il baco da seta (gelso bianco) che venne avviato per le particolari doti climatiche nelle aree di Bisignano, Catanzaro e Reggio Calabria. Ancora prima dell’Unità, fioriva nelle due maggiori città dell’Isola, Palermo e Catania, l’industria della seta esportata con successo, per la qualità dei suoi prodotti, nei mercati europei e mediterranei. Nel 1589 si ha notizia di una produzione di circa 400.000 libbre a Catanzaro e Bisignano e di altre 100.000 libbre a Reggio Calabria. Privacy Policy Agreement * Prime Caltanissetta e Crotone, Milano 97esima. 1783. Dimostriamo con i numeri che, prima della ‘presunta’ unificazione italiana, nel Regno delle due Sicilie si viveva molto meglio che nel Centro Nord Italia. Sempre nella siderurgia, non si può non ricordare lo stabilimento di Cardinale, nel bosco di Razzona, impianto privato noto come la ferriera del principe di Satriano, avviato da Carlo Filangieri nel 1824 e che risulta attrezzato fin dal 1839 con ben nove fornelli di fusione. Ecco come è lievitato il divario tra le due aree del Paese: mentre al Nord sono stati trasferiti 1,629 miliardi in più nel 2017 rispetto al 2012, al Sud sono arrivati soltanto 685 milioni in più. Mai raccontato. Quando, dopo l’Unità d’Italia, nel 1866, fu nazionalizzata, Ferdinandopoli cadde in disgrazia, fallì e fu chiusa. Vero fiore all’occhiello, poi, dell’economia isolana era la flotta mercantile con la compagnia Florio che gareggiava con le principali marinerie del Mediterraneo. 1735. Originariamente l’essenza veniva estratta dalla scorza per pressione manuale e fatta assorbire da spugne naturali (procedimento detto a spugna) collocate in dei recipienti appositi (detti concoline). Godevo della mia territorialità e la consideravo quasi un privilegio. La classifica delle province per potere d’acquisto . 1860. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Questo era il sud prima dell’unità d’Italia, dopo è stato solo inferno. Secondo i dati del primo censimentonto dell’Italia unita (1861) risulta che su 668 milioni di lire incamerati nelle casse piemontesi, ben 443 appartenevano al Regno delle Due Sicilie. 1860. Impressionante la rapina delle risorse: il sud era più avanzato nel nord anche sul piano industriale. Paradossalmente proprio questa carenza tecnologica incentivò tanto il contrabbando quanto la commercializzazione – quasi obbligata – dei semilavorati di seta e soprattutto dei bachi. Prima città d’Italia per numero di Tipografie (Napoli) Prima dell unità d italia il sud era ricco La favola del Sud borbonico ricco e sviluppato Sviluppo . Unici criteri: il corretto italiano, la cultura, la bellezza, il buon gusto, l’intelligenza, la sensibilità e l’originalità… [leggi tutto], © Copyright 2020 — LucidaMente. Già nel XIV secolo risultano tracce di un agrume esclusivo del Sud della Calabria, il Limon pusillus calaber. 1801. 1843. 15 Novembre 2014. in ATTACCO FRONTALE, STORIA. Primo Piroscafo nel Mediterraneo per l’America (il “Sicilia”) 1860. Gli ‘storici’ prezzolati, al servizio dei vincitori, sono … Le rimesse e i risparmi degli emigranti meridionali finirono poi, negli anni a venire, paradossalmente, per favorire lo sviluppo delle fiorenti industrie del Nord e l’acquisto delle materie prime necessarie alla loro crescita. Le cause del sottosviluppo del Sud e della Sicilia che, al momento dell’Unità, non era inferiore al Nord sono da individuare nell’azione dello Stato unitario dominato dalla borghesia settentrionale, attraverso il soffocamento della nascente industria meridionale, la legge sul corso forzoso e il protezionismo che si concluse con la definitiva subordinazione e la integrazione dell’economia meridionale nello sviluppo capitalistico del triangolo industriale del nuovo stato unitario”. Prima Cattedra di Economia al mondo È ormai ricorrente, da parte di una prevalente pubblicistica che ha avviato da tempo una attenta e illuminata revisione storica, l’opinione che, prima dello sbarco dei Mille, nel Regno delle due Sicilie era in atto un vero e proprio miracolo economico. 1818. Prima della costituzione del nuovo Stato unitario, ossia prima del 1860, negli Stati Uniti, per esempio, si contavano molti più emigranti del Nord che del Sud. Il Recovery Fund e la crisi del Governo Conte bis Recovery: pochi spiccioli per il Sud e la Sicilia La […], Un friulano che riflette sulla Sicilia La Sicilia vista da Maurizio Zamparini A Giampiero Mughini: “Quello che stai dicendo non […], La pandemia mette in crisi anche la low cost irlandese  Taglio dei voli fino al 31 Gennaio  Tra gli aeroporti […], Abbiamo tutti sentito le storie di chef professionisti in grado di preparare pasti stellati in spazi angusti, utilizzando pochissimi accessori: […]. 1853. Fra le regioni più industrializzate d' Italia, prima del 1860, c’erano la Campania, la Calabria e la Puglia: per i livelli di industrializzazione le Due Sicilie si collocavano ai primi posti in Europa. 1860. Quella delle due Sicilie fu la prima nazione ad esportare in Russia, instaurando anche solidi rapporti commerciali con l’America. La “Città del Sole” di Tommaso Campanella non era più una utopia; una città socialista in cui gli operai, con pari diritti e doveri, autogestivano il proprio lavoro, producendo seta con tecniche avanzatissime. Post n°72 pubblicato il 18 Marzo 2011 da Blogini. Un pubblicistica che, attraverso studi e documentate ricerche, tende a dimostrare, a differenza di quanto sinora ci hanno raccontato, che nel Sud, ancor prima dell’Unità d’Italia, era stato avviato un proficuo e significativo  processo di industrializzazione. La più alta quotazione di rendita dei Titoli di Stato la siberia ricchissima non è… In francia anche ritengo che il sud sia pù ricco e la Spagna… mi sembra una cosa un pò… superficiale e se vogliamo un bel pò… errata! 1843. Si può discutere a lungo sulla scelta di costruire un anacronistico veliero, ma dobbiamo tenere anche presente che la Marina militare borbonica, già fornitissima di naviglio a vapore, non era seconda a nessuno nel Mediterraneo e in competizione solo con la flotta inglese. 1853. Primo piano regolatore in Italia, per la città di Napoli 1852. Nel 1844 si documenta la prima vera industrializzazione del processo di estrazione dell’olio essenziale dalla buccia grazie a una macchina di invenzione del reggino Nicola Barillà, denominata macchina calabrese, che garantiva una resa elevata in tempi brevi, ma anche un’essenza di ottima qualità se paragonata a quella estratta a spugna. Prima Nave da crociera in Europa “Francesco I” No caro lettore, non è così è un pregiudizio. Dunque, il divario industriale era ancora esiguo su base territoriale. L’opificio giunse così ad annoverare fino a 200 addetti. Primo sistema a fari lenticolari a luce costante in Italia Primo Ospedale Psichiatrico in Italia (Real Morotrofio di Aversa) E non mi rendevo conto di come in una nazione che, malgrado la mancanza di risorse naturali, con la sua inventiva e la sua intelligenza, era stata capace di creare fonti di reddito con attività che si imponevano nel mondo, solo il Sud, a parte alcune piccole nicchie, dipendenti soprattutto dalla peculiarità del suo clima, per il resto fosse assente. Intorno a Napoli ferveva la più grande industria navale italiana, e non a caso il primo vapore europeo a solcare il mare, il Ferdinando I, fu qui costruito. 1860. Sono nato in Calabria e lì ho vissuto quasi il primo terzo della mia vita. Prima illuminazione a gas in una città città italiana, terza dopo Parigi e Londra Infine il Nord era in grado di mantenere15 abitanti per kmq in più del Sud; 60 in più nelle aree coltivate. Primo Istituto Italiano per sordomuti Nel 1859 Ferdinando II moriva. Primo Centro Sismologico in Italia, sul Vesuvio Ichino e i salari del Sud Italia. * Accetto i termini sulla privacy che ho letto Qui, Ideata e fondata da Rino Tripodi e regolarmente on line dal 2006, rinnovata nel 2011 da un’idea di Francesco Fravolini, LucidaMente è una «Libera rivista telematica mensile di cultura ed etica civile, per un’Italia più bella, più libera e più giusta», che, ad oggi, conta oltre 3.000 articoli on line. Mi consentiva di parlare di una regione che fino all’Unità era tutt’altra cosa di quella che si presenta oggi alla pubblica conoscenza. La storia negata: prima del 1860 il Sud era più ricco del Centro Nord Italia di I Nuovi Vespri 27 gennaio 2017 Dimostriamo con i numeri che, prima della ‘presunta’ unificazione italiana, nel Regno delle due Sicilie si viveva molto meglio che nel Centro Nord Italia. Resta perciò da chiarire perché, pur non essendo questa borghesia inferiore a quella del Nord per forza economica e lungimiranza politica, essa venisse praticamente distrutta o quanto meno soggiogata. > Il Sud ricco come il Nord. Prima Compagnia di Navigazione a vapore nel mediterraneo Chi scrive per LucidaMente sa che può esprimere in piena autonomia le proprie idee. 1841. Prima Scuola di Ballo in Italia, gestita dal San Carlo Primo Atlante Marittimo nel mondo (Atlante Due Sicilie) Nord Ovest più ricco del Sud di quasi il doppio, ecco perché i meridionali votano le destre By Fabio Bonasera | 28 Gennaio 2020 Editoriali La ricchezza pro capite del Nod Ovest, quindi di regioni come Piemonte e Lombardia, quasi doppia di quella dei territori del Sud. Primo Corpo dei Pompieri d’Italia Una produzione formidabile per l’epoca, pur se sottoposta a forti fenomeni di depauperamento a causa del contrabbando – sia della seta che dei bachi – anche se le pene, per chi esercitava questa attività illecita, erano estremamente severe. Dopo l’unificazione il Mezzogiorno perse la flotta e industrie piuttosto sviluppate. La Mongiana e la Ferdinandea chiusero definitivamente i attenti poco dopo la cessione, nel 1873, a un privato, il deputato ex garibaldino Achille Fazzari». I libri di scuola dicono che il Regno delle Due Sicilie era arretrato e povero, ma non era così. 1860. Non può essere né evoluto né ricco un paese rimasto feudale fino al 1860 e dove l’economia era basata sul latifondo. Ma se si guarda non al listino più basso in assoluto bensì a quello del bene più venduto ecco che la «cucina non elettrica» inserita nel paniere Istat per i poveri costa 295 euro al Nord, 331 al Centro e 202 nel Mezzogiorno. 1860. Infatti la storia della sua trasformazione è molto antica ed è legata alle vicende del latifondo e delle famiglie feudatarie calabresi. 1860. E fu così , con l’impoverimento e le spoliazioni del Sud e della Sicilia, che iniziarono i grandi flussi migratori dalla Sicilia verso le Americhe e verso altri Stati europei e verso altri Paesi del mondo. Anche per mettere le mani sul bottino, i Savoia si convinsero a unire l’Italia. so inoltre ke all'indomani dell'unità di italia è stata la ricchezza del sud ,tra cui tutto l'oro dei borboni, a risanare la situazione economica disastrosa del regno dei savoia lacerato ormai dalle molte guerre. Nel decennio che va dal 1850 al 1860 era stato varato, dal punto di vista amministrativo, un notevole numero di provvedimenti, a salvaguardia dell’economia isolana, di innegabile portata. Prima fabbrica metalmeccanica d’ Italia per numero di operai (Pietrarsa) La storia negata: prima del 1860 il Sud era più ricco del Centro Nord Italia AVVISO AI NOSTRI LETTORI Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. Eckaus e Galasso riportano dati simili (2). L’impoverimento e lo stravolgimento delle regioni meridionali invertirono tali tendenze. La più alta percetuale di medici per numero di abitanti in Italia Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. 1754. IL REGNO DELLE DUE SICILIE ERA PIU' RICCO E AVANZATO DEL NORD ITALIA? Sono nato in Calabria e lì ho vissuto quasi il primo terzo della mia vita. Oltre 1.4 Da 1.1 a 1.4 Da 0.9 a 1.1 Fino a 0.9 La Sicilia costituiva un caso a parte: la fine dei moti del '48 ne aveva ristabilito la riunificazione con il resto della penisola, tuttavia l'indipendentismo continuava a essere forte e sarebbe stato determinante nel sostegno allo sbarco garibaldino. Sin dall’inizio dell’Ottocento, in Calabria si erano andate sviluppando, specie nell’area di Reggio e di Cosenza, imprese di distillazione da vino e frutta per produrre spirito. 1763. Per maggiore informazioni leggi la nostra. Dopo l’unificazione il Mezzogiorno perse la flotta e industrie piuttosto sviluppate. Quegli articoli, che cercherò di evidenziare e un poco di ampliare, narravano di tempi in cui il Meridione non aveva bisogno di quell’assistenza dello Stato sempre rinfacciata dai nostri connazionali del Nord: producevamo, tanto e bene, materiali e prodotti pregiati che con i loro proventi assicuravano al popolo della mia terra un benessere che, contestualizzato in una regione di circa 1.200.000 abitanti, poteva essere superiore a quello di molti altri posti, ora più ricchi e per questo ritenuti più civili. by Dalla redazione. Stipendi, l’Italia rovesciata il Sud più ricco del Nord. Forse la parola che meglio può descrivere la sua anima è libertà. Nelle regioni centrali il Pil scende a 29,4 mila euro. A Mongiana, nelle montagne delle Serre, come detto, funzionavano le Regie ferriere con quasi duemila operai. sapevo ke il sud era più ricco del nord, ma dubito ke l'unificazione si è fatta per qsto. Solo in età un po’ più vicina alla maturità mi resi conto che forse alla base di tutto questo vi erano responsabilità non solo nostre; la Storia non era quella che ci insegnavano a scuola. Primo Museo Mineralogico del mondo Pubblicazione: 10.02.2010 - int. 1856. In Calabria erano famose le acciaierie di Mongiana, con due altiforni per la ghisa, due forni Wilkinson per il ferro e sei raffinerie, occupava 2.500 operai. Prima Cattedra di Astronomia in Italia 1792. 1845. Anche per mettere le mani sul bottino, i Savoia si convinsero a unire l’Italia. 1860. I dati raccolti e ordinai da Scarpa sono convincenti. L’etimologia più verosimile è Begarmundi, cioè pero del signore in turco, per la sua similarità con la forma della pera bergamotta. 1839. Impressionante la rapina delle risorse: il sud era più avanzato nel nord anche sul piano industriale. Primo Premio Internazionale per la lavorazione di coralli Le enormi risorse drenate e rapinate, i grandi sacrifici imposti, l’impoverimento del Sud a favore del Nord, le repressioni soffocate nel sangue furono un prezzo che il Mezzogiorno e la Sicilia furono costretti a pagare, più di tutti gli altri, al processo di Unità nazionale. 1819. Gli ultimi velieri tecnologicamente utili ai fini commerciali e militari, con fasciame in legno, furono costruiti intorno al 1850 in diversi arsenali sia europei sia americani. Del resto una monarchia vincente come quella sabauda non poteva… E fu appunto allora che con l’Unità d’Italia sorse “La questione meridionale”. Nel testo di Lamberto Radogna Storia della marina militare delle due Sicilie (1734-1860) (Mursia) si sostiene che quella borbonica è stata senza dubbio la più importante Marina da guerra esistente in Italia prima dell’unificazione; frutto di un’antica tradizione, si distinse infatti per organizzazione, tecnica e amministrativa, per qualità e quantità di naviglio. 1860. I nostri saccenti storici auto-nominati penseranno che almeno il dato generale sugli addetti all’industria dia loro ragione. Primo Osservatorio meteorologico d’Italia 1860. Gli ‘storici’ prezzolati, al servizio dei vincitori, sono riusciti a falsificare la storia, raccontando solo volgari ‘verità’ di regime. Mi resi conto di quanto negletta fosse e, quando considerata, lo era solo per l’arretratezza, l’ignoranza, l’infingardaggine, il malaffare. L’orgoglio della mia nascita cominciava a gravarmi e di questo me ne accorsi nel momento in cui, giovane allievo ufficiale, venni inserito in una piccola babele interregionale, dove le mie origini alle volte facevano le spese di distinguo e sottolineature non sempre piacevoli. Le sue radici, tanto lunghe che si diceva arrivassero all’inferno, pur contribuendo ad azotare il terreno, dovevano essere estirpate prima di procedere a qualsiasi coltura. 400. Fu costituito un debito pubblico con un immediato risveglio nel movimento dei capitali. Prima assistenza sanitaria gratuita (San Leucio) Prima applicazione dei pricìpi della Scuola Positiva Penale per il recupero dei malviventi 1789. La fine fu decretata da un evento naturale, l’alluvione del 1854: che recò danni irreparabili e strutturali. La regione, anzi, costituiva, l’area più industrializzata del Regno dopo quella di Napoli-Caserta-Salerno. 1852. Nel 1891, solo il 19% dei lavoratori era impiegato nell’industria (21% al Nord e 16% al Sud). Gira per internet una tenacissima favola secondo cui, al momento dell'unificazione dell'Italia, il Sud dei Borboni sarebbe stato più ricco e sviluppato del Nord e che sarebbe diventato povero perché rapinato dal Nord … Mongiana rappresentò un autentico modello di civiltà industriale per l’epoca. Prime Caltanissetta e Crotone, Milano 97esima 1856. 1782. Accademia di Architettura, tra le prime in Europa Prima nave a vapore nel mediterraneo “Ferdinando I” Prima Flotta Mercantile e Militare d’Italia Ecco quali erano i primati del Regno, tratti da “Le industrie del Regno di Napoli” di Gennaro De Crescenzo. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice. La storia negata: prima del 1860 il Sud era più ricco del Centro Nord Italia.