La purificazione dei defunti può esser favorita e abbreviata, oltre che e soprattutto con la celebrazione eucaristica, anche con la preghiera, la sofferenza e l’elemosina-carità operosa. Le anime del Purgatorio sono già salve, ma prima di arrivare al Paradiso, per espiare i propri peccati, devono salire il monte come facevano ai tempi di Dante i pellegrini che per far penitenza partivano per Roma o per Santiago di Compostela. Nelle sue visioni la mistica austriaca Maria Simma (1915-2004) sostiene di aver dialogato più volte con le anime del Purgatorio. Dopo questa preghiera, si recita, sul grano grosso, un Pater, seguito, da, dieci volte, “L’eterno riposo”, sui dieci grani piccoli. Ricordiamoci sempre: La futura realtà ce la prepariamo con il nostro comportamento, qui in terra! Un bambino di undici anni di Kaiser chiese a Maria Simma di pregare per lui. Diamogli indietro i 5 euro e mandiamolo all’inferno!”. La devozione verso i morti ha carattere universale e fin dall’origine del mondo. Gli ebrei offrivano a Dio, preghiere, offerte e sacrifici. Nel libro “Maria Simma – 365 giorni con l’amica delle anime purganti” (edizioni Segno) di Don Marcello Stanzione, si riportano alcune tesi della mistica. Esse sanno che hanno meritato di soffrire e deplorano le loro colpe. Il vangelo di s. Giovanni ce lo ricorda: “Questa è la volontà del Padre mio, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell’ultimo giorno” (Gv 6, 39). Il libro di Tobia dice: “L’elemosina libera da ogni peccato e dalla stessa morte” (Tb 4,11). Da piccolo, p. Pio, l’allora Francesco Forgione, suffragava queste anime, con preghiere (messa al mattino, insieme alla nonna materna, Giovanna; funzione vespertina con il rosario; sera, dopo frugale cena, rosario in famiglia e altre diverse devozioni), penitenze (battersi con disciplina, dormire per terra con pietra come cuscino e altro) e diverse opere buone. Si racconta che una sera, dopo cena, durante la prima guerra mondiale, quando il convento era ben chiuso da tempo, i confratelli di p. Pio sentirono alcune voci, che provenivano dal corridoio d’entrata. Ma ha commesso tantissimi peccati. Il libro della nostra vita è un libro supremo, che non possiamo aprire o chiudere a nostro piacere. nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Un’anima si presenta alle porte del paradiso, dove trova s. Pietro, che gli chiede: “Che cosa hai fatto di buono sulla terra?”. Amen. c) L’elemosina-carità operosa: L’elemosina non intesa come filantropia, cioè amicizia per l’uomo, ma elemosina, intesa come carità. Le Anime vanno aiutate nelle espiazione delle loro pene affinché si presentino Pure al cospetto di Dio.Per suffragare le Anime del Purgatorio ci si può adoperare in vari modi: Con la S. Messe. Una voce le disse: “Ancora”. Allora, come si comporta la società, davanti al problema della morte? Coloro che peccarono diffamando gli altri devono espiare duramente il loro peccato. di Annalisa Colzi. In studio a Bel tempo si spera Padre Armando Ambrosi, parroco San Lorenzo Fuori le Mura, Roma, spiega la novena per le anime del purgatorio Ed unanimemente mi risposero che il loro maggior tormento è l'ardente desiderio di Dio. Fu positiva: “Fa’ pure l’offerta di cui mi parli, che sarà accettissima al Signore!” (Ep. Come si vede, il chiaro autore ammette che le anime del Purgatorio abbiano una conoscenza diretta degli avvenimenti di questa vita; altri autori, come il Suarez, risolvendo diversamente altre questioni strettamente unite con la presente, ammettono che le anime purganti siano si al corrente degli avvenimenti di quaggiù, ma indirettamente, essendone informate dai loro Angeli custodi. Leggi anche:Nel purgatorio c’è la “ruggine”. Per fortuna, in quell’istante vede passare s. Giovanni evangelista. Ma ha compiuto un’opera di misericordia: niente resterà senza ricompensa, neppure un solo bicchiere di acqua fresca. Giacché p. Pio accenna al fuoco del purgatorio, poniamoci una domanda: “Che differenza passa tra il fuoco del purgatorio e quello dell’inferno?”. Un esempio, per tanti. Questo desiderio è andato crescendo sempre piú nel mio cuore, tanto che ora è divenuto, sarei per dire, una forte passione. Le indulgenze sono di un valore immenso, dicono le anime. Abbiamo bisogno del vostro sostegno per poter continuare a offrire questo servizio di evangelizzazione a tutti, ovunque vivano e indipendentemente da quello che possono permettersi di pagare. Il secondo modo esterno della sua devozione verso le anime purganti si manifestava, attraverso la cosiddetta “pagella per le anime del purgatorio”. Soprattutto con il sacrificio della Messa, che nulla potrebbe supplire. 3561 F. Il Purgatorio è senz’altro la cantica della Commedia su cui Federico Zuccari ha avuto occasione di riflettere più a lungo, come dimostra non solo il considerevole numero di illustrazioni dedicate ai trentaquattro canti corrispondenti, ma anche la quantità di pentimenti e di rifacimenti che hanno interessato in varia misura i disegni. Ogni mese, i nostri lettori visionano più di 50 milioni di pagine. La morte è la fine! Mandarlo in paradiso? Come affrontare la morte Dei modi interni non ne conosciamo quali, perché p. Pio era restio a confidare la sua spiritualità. Se qualcuno ha mancato di cuore durante la sua vita, riceve poco aiuto. Ma fu nel medioevo che la devozione verso i defunti arrivò al suo apice. Praticano la fede, non essendo ancor giunte a quel termine, nel quale le ombre della fede si dissipano alla chiarezza dell’eterna luce. Il suffragio verso le anime del purgatorio avveniva con modi interni ed esterni. Il secondo modo esterno. Morte, quindi, non la fine, ma il fine! E tu, o amato p. Pio, aiutaci nei nostri proponimenti di miglioramento, affinché possiamo vivere la nostra esistenza terrena, in sintonia con Dio e i fratelli, in modo che nel giorno della nostra dipartita, ci presentiamo, al Signore, non sconvolti dal timore, ma sereni e fiduciosi, abbandonandoci in lui “come un bambino in braccio a sua madre” (Ep. Era in Purgatorio per avere, il giorno dei morti, spento al cimitero le candele che bruciavano sulle tombe e per avere rubato la cera per divertimento. I, 207 = 1 dic. Eterno Padre, io offro il Preziosissimo Sangue del Tuo Divin Figlio Gesù, in unione con le Messe dette in tutto il mondo oggi, per tutte le Anime sante del Purgatorio, per i peccatori di ogni luogo, per i peccatori della Chiesa universale, quelli della mia casa e dentro la mia famiglia. Quanto alle affermazioni di Maria Simma e di altri sulla conoscenza che avrebbero le anime del Purgatorio possiamo solo dire che vedono tutto quello che è dato loro di vedere. Modestino da Pietrelcina. Il fuoco del purgatorio è l’amore di Gesú, che toglie le macchie del peccato. Hanno la virtù della speranza, anzi essa possiamo chiamarla virtù del Purgatorio … Questo, perché essa è un mezzo efficace, per soccorrere le anime del purgatorio, come si suggerisce anche il secondo libro dei Maccabei: “È pensiero santo e salutare pregare per i defunti, perché siano sciolti dalle pene” (2 Mac 12, 45). Le candele benedette hanno molto valore per le anime. Ti preghiamo Signore Gesù per tutte le sante anime del Purgatorio specialmente per quelle più abbandonate e per le quali nessuno prega o fa celebrare delle sante messe specifiche e ti affidiamo anche tutti i nostri cari defunti. Di più non possiamo dire. Volete sapere la risposta? Allora, come affrontare la morte? Oggi, per noi credenti Poi, sono anche i santi a confermare ciò. Il mio Angelo Custode non mi abbandonò un solo istante. Qui le anime vivono nell'abbandono alla "divina operazione" in cui la contentezza paradisiaca si mescola alla pena infernale del fuoco dell'Amore, che consuma la ruggine dei peccati in una trama intessuta di gioia e speranza. È ... Preghiere a 4 patroni delle cause impossibili... © Copyright Aleteia SAS tutti i diritti riservati. Un’anima che aveva tralasciato di assistere alla Messa, poté domandare otto Messe per suo sollievo, poiché durante la sua vita mortale aveva fatto celebrare otto messe per un’anima del Purgatorio. Ogni mese pubblichiamo 2.450 articoli e circa 40 video. Ma chiunque abbia avuto buon cuore in vita riceve molto aiuto. Concetto della morte nella società Una frase, che ci fa riflettere su due verità. GDSU inv. a) La preghiera: Tutte le tombe chiedono preghiere ai passanti. Son sicuro che ella non troverà difficoltà alcuna nell’accordarmi questo permesso” (Ep. Mentre il feretro entra in chiesa, viene eseguito il canto o la lettura della litania dei santi, proprio per indicare che formiamo un solo corpo anche con la Chiesa celeste, oltre che con quella purgante e quella terrestre. 6) Le elemosine e le buone opere, soprattutto i doni in favore delle Missioni, aiutano le anime del purgatorio. Un giorno, passando, Maria Simma gettò dell’acqua benedetta per le anime. Allora, fa’, o Signore, che nell’ultima sua pagina, che è già sotto le tue dita, si trovi scritto: “Grazie, Dio: mio amore e mia vita!”. 12. NB: Da notare, in questa parte di lettera, che il bisogno diventa forte passione! È un libro, dove il foglio fatale si gira da solo. Il nostro tempo cerca di allontanare il piú possibile il pensiero della morte, esorcizzandone i riti, perseguendo il mito di una eterna giovinezza, attraverso il culto del corpo e della salute. Aleteia viene pubblicato quotidianamente in otto lingue: italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese, arabo, polacco e sloveno. Non possono quindi essere toccate, anche se possono sentire il dolore della loro pena come vuole Dio. Nel frattempo, o santo del Gargano, insieme alla vergine Maria, intercedi presso il Signore per noi e per tutti i nostri cari vivi e defunti, per la cui salvezza tu hai messo, sulla pagina della tua vita, una firma, vergata con il tuo sangue. S. Giovanni Crosostomo: “Noi piegheremo la collera di Dio e procureremo sollievo ad amici e parenti defunti, se vogliamo fare per essi e in loro memoria le elemosine, che essi non possono piú fare!”. Poi, deponeva lo stesso dischetto nel secondo scomparto e, proseguendo il cammino, pregava, recitando un “Requiem aeterna”, in italiano “L’eterno riposo”. Vi era, infatti, una congregazione, detta degli “araldi dei morti”, formata da uomini vestiti con una rozza tonaca, cappuccio tirato sugli occhi, con fiaccola accesa nella mano sinistra e un campanello nella mano destra, che, nel silenzio piú profondo della notte, si aggiravano per le vie e, suonando un campanello, gridavano con voce lugubre: “Ricordatevi dei poveri morti!”. Quello dell’inferno, invece, è il simbolo dell’odio! https://it.aleteia.org/2020/11/24/8-modi-per-aiutare-e-liberare-anime-purgatorio Ricorriamo alla Madonna, affinché venga in aiuto, refrigerando le loro pene e il fuoco, che le tormenta!”. Siamo, in un certo senso, la loro continuità! Leggi anche:Preghiera ad un’anima del Purgatorio da recitare per 7 giorni. Nel vedere in un istante tutta la sua vita, la povera anima scopre tantissimi peccati e solo una buona azione: “Ho dato una volta 5 euro a un povero!”. Supplicano Maria, Madre della Misericordia. Grazie! Anime sante del Purgatorio. Novembre è il mese, dedicato ai defunti. P. Pio, tutte le volte che saliva o scendeva per la scalinata interna, si fermava davanti a questa “pagella”, prendeva un dischetto dal primo scomparto della cassetta e controllava a quale categoria di anime purganti corrispondeva, esaminandosi, in primo luogo se anche lui avesse sbagliato in quel campo. A me sembra che lo voglia proprio Gesú. 20 milioni di utenti in tutto il mondo leggono Aleteia.org ogni mese. Alla fine dei 100 requiem, si recita il “De profundis”, in altre parole, il salmo 129. Chiunque pensa durante la vita che il Purgatorio sia poca cosa, e ne approfitta per peccare deve espiarlo duramente. In parecchie località l’uso delle preghiere indulgenziate diminuisce di anno in anno, e così anche nelle nostre regioni. Chiunque, durante la vita terrena, guadagni molte indulgenze per i defunti, riceverà pure, più degli altri nell’ultima ora, la grazia di guadagnare interamente l’indulgenza plenaria accordata ad ogni cristiano “in articulo mortis”. 3° incontro: p. Pio e le anime del purgatorio Novembre è il mese, dedicato ai defunti. I primi cristiani, come gli ebrei, offrivano a Dio preci, implorazioni ed espiazioni. I, 800). L’ho fatto, è vero, piú volte, questa offerta al Signore, scongiurando a voler versare sopra di me i castighi, che sono preparati sopra dei peccatori e sulle anime purganti, anche centuplicandoli su di me, purché converta e salvi i peccatori e ammetta presto in paradiso le anime del purgatorio. Esse sono un’approvazione della soddisfazione offerta da Gesù Cristo a Dio, suo padre. Quindi, non devono essere le lacrime, in questo mese a dominare, ma la serenità, anzi la gioia, perché i nostri cari defunti hanno raggiunto o stanno per raggiungere il paradiso, dove ci attendono, pregando e intercedendo per noi, insieme ai santi! Dobbiamo, allora, recarci al camposanto, in questo luogo consacrato (lo dice la stessa parola = campo santo), per pregare per i defunti e riflettere su cosa stiamo facendo della nostra vita, che Dio ci ha donato solo per un breve spazio di tempo. Le anime del Purgatorio che più non possono pregare per sé stesse, soffrono indicibilmente per gli uomini e le donne che vivono trascorrendo la propria vita senza mai pensare a Dio, all’eternità e quindi al perché esistano e, di conseguenza, non sono in grado di prepararsi sin d’ora all’incontro con il …