Quindi, Dio e Gesù vengono completamente identificati. Tuttavia, qualora la loro pubblicazione violasse specifici diritti d’autore, i detentori del copyright possono, in qualunque momento, richiedere la loro eliminazione dal blog, dimostrandone via mail, in modo inequivocabile, la proprietà intellettuale. Segue Dio Padre che infonde la vita in Adamo posandogli una mano sul capo. Puoi ascoltare il mio podcast su: Apple Podcasts | Google Podcasts | Spotify | RSS | Cos'è? Appunto biografico sullo scultore (file.doc, 2 pag) Romanico e Gotico: riassunto. Le lastre di Wiligelmo: In facciata sono state murate quattro lastre scolpite da Wiligelmo con storie della Genesi. Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale. I personaggi di Wiligelmo mostrano, insomma, un “risveglio” della forma: non sono più piatti e inconsistenti, senza peso e volume, senza corpo e ombre ma, al contrario, hanno la forza e la credibilità di corpi vivi. La storia sacra assume la forza persuasiva e la suggestione di una rappresentazione scenica. Si noti che Adamo, addormentato in riva a un fiume, è coricato in equilibrio su un elemento ondulato posto in verticale. è documentato da una delle prime firme della storia della scultura occidentale, incisa in lettere capitali nella lastra di fondazione della cattedrale di Modena (v.), oggi murata sulla facciata dell'edificio: "Inter scultores quan / to sis dignus onore. Wiligelmo: le lastre della Genesi Sulla facciata del Duomo di Modena è presente l’iscrizione in cui Wiligelmo si firma; qui realizza i due profeti Enoch ed Elia, ma soprattutto le quattro lastre orizzontali scolpite con storie della Genesi che affiancano il protiro. La creazione di Eva. Fra i più noti rilievi di Wiligelmo vi sono quelli con le Storie della Genesi, oggi inseriti nella facciata del Duomo di Modena. La creazione di Adamo. Si tratta di un esempio di Biblia pauperum, con le immagini pensate Si leggono da sinistra a destra. La seconda lastra racconta La cacciata dal Paradiso Terrestre. E' la più piccola, e può anche sembrare inutile. Scuola Secondaria di I grado "F. Montanari" - Mirandola La I^ I al Duomo di Modena...guide per un giorno! Wiligelmo lavora durante il primo decennio del 1100 nella decorazione del Duomo di Modena. 11° e il terzo decennio del 12° in Italia settentrionale.W. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. La cacciata dall'Eden. Le sculture, soprattutto quelle delle tavole della Genesi, sono molto curate nei dettagli, con alcuni elementi così poco stereotipati da sembrare studiati dal vero (come per esempio il morbido ricadere delle pieghe fluenti della veste del Creatore). I volti e le mani sono sproporzionati, più grandi del normale. Tutto il complesso figurativo scolpito da Wiligelmo sulla facciata del Duomo di Modena è stato interpretato in uno schema unitario quale rappresentazione del testo dell'Ordo rapresentationis Ade o Jeu d'Adam[2], un dramma semiliturgico dove le storie della creazione sono intrecciate continuamente con l'annuncio della redenzione di Cristo. Art. Una sola tra le undici scolpite da Wiligelmo nelle grandi lastre della sua Genesi. La prima lastra si compone di quattro scene fondamentali: l’Eterno in mandorla sorretta da due angeli, la creazione di Adamo, la creazione di Eva ed il peccato originale. Le quattro lastre contengono sequenze sceniche, ambientate sotto una galleria di archetti sorretti da mensole o colonnine. La scena della creazione di Eva è di grande efficacia. Indice. Caino viene rimproverato da Dio che solleva su di lui la mano nel gesto di condanna e maledizione. La creazione di Eva. Fra i più noti rilievi di Wiligelmo vi sono quelli con le Storie della Genesi, oggi inseriti nella facciata del Duomo di Modena. L’artista non si è curato di ricercare le proporzioni naturali dei corpi: Adamo ed Eva, per esempio, presentano gambe tozze, braccia lunghe, busto corto e appaiono tarchiati e del tutto privi di grazia; tuttavia la loro fisicità, e dunque la loro dignità umana, non sono negate, come avveniva invece nelle opere bizantine. L'immediatezza della narrazione è una componente fondamentale, soprattutto considerando che il pubblico destinatario non era un'élite ecclesiastica o laica, ma il popolo dei fedeli, senza distinzioni di cultura. Wiligelmo, attivo a Modena dal 1099 al 1110 circa, fu il caposcuola della scultura romanica emiliana, oltre che il primo scultore romanico di rilevanza europea. Art. L’intero apparato figurativo del duomo di Modena, frutto del genio di Wiligelmo, maestro scultore, deve essere letto come una vera e propria catechesi rivolta alla comunità dei Modenesi, comunità che fu parte integrante della committenza in un momento di sede vescovile vacante, nel drammatico contesto di scontro tra papato e impero per le nomine episcopali, strumento efficace di … Wiligelmo adopera uno schema costante per la rappresentazione dividendo le lastre di pietra in due parti distinte: la parte superiore divisa in archetti (con numero variabile da 9 a 11) serve a dare ordine alle scene contenute nella parte inferiore (maggiore è il numero di archi, maggiore è … Fra i più noti rilievi di Wiligelmo vi sono quelli con le Storie della Genesi, oggi inseriti nella facciata del Duomo di Modena. Una sola tra le undici scolpite da Wiligelmo nelle grandi lastre della sua Genesi. WILIGELMO, "STORIE DELLA GENESI, CREAZIONE DI ADAMO ED EVA, PECCATO ORIGINALE", 1106, MODENA, DUOMO. Si può quindi dedurre che il maestro fosse ancora attivo nei primi anni Venti del XII secolo. Pochissimi sono gli elementi che accennano a una contestualizzazione delle scene, minimi e fortemente stilizzati quelli di paesaggio (come gli alberi e l’acqua): con questa scelta, l’artista intendeva offrire ai fedeli solo poche informazioni, limitandosi a quelle ritenute necessarie per spiegare il soggetto narrato e valorizzare il significato morale dell’opera. La prima lastra è sicuramente la più interessante. Ogni figura scolpita è dotata di una massiccia corporeità ed emerge in modo netto dalla liscia superficie in pietra del fondo. Marmo, 1 x 2,82 m. Facciata del Duomo di Modena, prima lastra. 2. L’intero racconto è come unificato da un’incorniciatura continua di arcatelle, alcune delle quali sorrette da colonnine, che hanno il compito di creare una generica ambientazione spaziale. È rappresentato con il volto di Gesù e con l’aureola crociata, perché a questa data non si era ancora diffusa una sua iconografia specifica. La lastra si conclude con la scena del peccato originale. Adamo ed Eva vengono cacciati da un angelo con la spada sguainata. Il rimprovero ad Adamo. Della sua vita non abbiamo alcuna informazione se non il suo nome, la cui origine germanica non basta però a indicarne la reale provenienza. Wiligelmo, storie della Genesi Si trova nella cattedrale di san geminiano a modena. Presenta uno svolgimento fortemente orizzontale, nel senso che la lunghezza è più del doppio dell’altezza. WILIGELMO-STORIE DELLA GENESI CREAZIONE DI ADAMO ED EVA WILIGELMO REALIZZÓ DAL 1106 AL 1110 4 BASSORILIEVI CON LE STORIE DELLA GENESI INSERITE NELLA FACCIATA DEL DUOMO DI MODENA TUTTE LE LASTRE VANNO LETTE DA SINISTRA A DESTRA L’arte di Wiligelmo, stilisticamente affine alla coeva scultura francese, rappresenta una svolta nella storia dell’arte occidentale: il suo stile sintetico, vigoroso e possente, di grande immediatezza comunicativa, domina composizioni essenziali, caratterizzate da forme solide e concrete. Una forte resa dei volumi e una felice impaginazione narrativa, vivacemente caratterizzata dalla distesa solennità dell'apertura e del finale, alla quale fa fronte la drammaticità delle due lastre centrali. Certo non è facile distinguere con certezza quanto fu realizzato personalmente dall’artista e quanto invece debba essere ricondotto ai collaboratori. Una lapide, che oggi si trova sulla facciata del Duomo di Modena, ci rivela che Wiligelmo fu il principale scultore di questa chiesa. Lo stile di Wiligelmo (vissuto tra l’XI e il XII secolo) è sintetico, essenziale, per certi versi brutale nel suo tentativo di descrivere con potenza narrativa i temi della fede. Il peccato originale. Costituiscono uno dei capolavori della scultura romanica. Il modellato delle figure è semplice e le posizioni non in equilibrio classico. Ai tempi di Wiligelmo probabilmente i rilievi erano disposti tutti ai lati del portale centrale e due di essi sarebbero stati poi spostati con l'apertura dei portali laterali. Le Storie della Genesi sono le quattro lastre scolpite da Wiligelmo per a facciata del Duomo di Modena che narrano 12 scene della Genesi. Fra gli scultore della sua epoca Wiligelmo ha dunque ricevuto giustamente dai contemporanei un elogio raro e altissimo: la sua sensibilità per l’arte antica, studiata sui sarcofagi romani e recuperata con significati cristiani in alcuni putti alati della facciata, si affianca a un incomparabile senso del dramma e del pathos nella narrazione del Genesi da lui raffigurato sulle lastre del bassorilievo della facciata. Gli studi, come già detto precedentemente, hanno dimostrato che Wiligelmo seguì la traccia di un dramma semiliturgico, il Jeu d'Adam (Rappresentazione di Adamo) giuntoci dall'area anglo-normanna e la cui versione originaria, legata ad una lunga tradizione orale, è datata tra il 1125 e il 1175. I contenuti degli articoli del blog sono frutto ed espressione della volontà personale dell'autore. Modena, Duomo. Nella Creazione della donna, Dio assume fermezza perché ha il capo contenuto entro la cornice dell'archetto e poiché l'abito si allarga verso il basso, a campana, come a formare un triangolo. Da notare Anche l’espressività impressa dal loro autore è contenuta ma sicuramente umana e drammatica e ciò conferisce ai racconti una certa intensità emotiva. Col nome di Storie della Genesi viene indicato un ciclo di quattro bassorilievi che decorano la facciata del Duomo di Modena. Si tratta secondo alcuni critici di quanto rimane di un grande pulpito smembrato in epoca ignota. Modena, città e capoluogo di provincia dell’Emilia Romagna, situata nella Pianura Padana, è la città in cui Wiligelmo, scultore italiano, attivo in questa città nel primo decennio del XII secolo e protagonista del periodo di formazione del romanico, espresse la sua arte. Una certa goffaggine nelle figure umane è forse dovuta al fatto che Wiligelmo potrebbe aver avuto come modelli dei sarcofagi romani di epoca tardo-antica o paleocristiana, in particolare di quella produzione che viene chiamata plebea e provinciale, caratterizzata dalle proporzioni più anticlassiche, dai movimenti impacciati. Non mancano, infatti, nella sua opera alcune esplicite citazioni tratte dall’antico: il fregio a palmette e la sequenza di archetti della sua Genesi sono ispirati ad analoghi motivi decorativi dei sarcofagi romani e soprattutto i Geni alati con le fiaccole in mano, che furono inseriti in alto, nel settore centrale della facciata, ricordano in modo particolare i tipici genietti funerari romani. [3][4][5], L'intenso plasticismo dello scultore è coerente con l'articolarsi dei volumi, con il movimento dei piani scanalati in profondità dell'architettura di Lanfranco. Un capolavoro romanico nel Duomo di Modena. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta l'8 gen 2021 alle 20:31. La creazione di Adamo. In queste sculture vi sono narrati alcuni famosi episodi tratti dal libro della Bibbia. 1099-1110. Wiligelmo, che era uno scultore colto e aggiornato, aveva inoltre studiato la scultura classica, pur non ricavandone indicazioni stilistiche vincolanti. Le immagini inserite non sono invece opere dell'autore (tranne dove espressamente dichiarato) né sono di sua proprietà. La cacciata dall'Eden. (Usi liberi didattici e scientifici). Le sculture del Wiligelmo Con esse in particolare, il Duomo annuncia un essenziale ed omogeneo programma di fede e di vita cristiana. Eppure basta a spiegare perché mai questo nome – Wiligelmo – è inciso come nobilissimo nel marmo dell’arte romanica. WILIGELMO . Marble. Storia dell'arte — "Fra i più noti rilievi di Wiligelmo sono quelli di Storie della Genesi , oggi inseriti nella facciata del duomo di Modena...". Il rimprovero ad Adamo. a cura di Monica Morselli Maggio 2014. schema del pannello 1 Essi raffigurano delle scene in sequenza: il primo pannello raffigura la creazione dell'uomo, della donna e il peccato originale. I quattro rilievi sarebbero stati inizialmente murati, a coppie, ai lati del portale centrale; solo in seguito, due di essi sarebbero stati spostati sopra i portali laterali, dove tutt’oggi si trovano. "Quanto tu sia degno di onore fra gli scultori lo dimostra o Wiligelmo la tua scultura")[1]. Arte Svelata è un progetto di Giuseppe Nifosì. L'autore del blog dichiara infine di non essere responsabile per le osservazioni degli utenti e si riserva il diritto di cancellare commenti ritenuti offensivi, provocatori, inutili o di natura pubblicitaria. È ovvio, infatti, che l’attuale posizione dei pannelli non può corrispondere a quanto previsto inizialmente dallo scultore: due bassorilievi su quattro sono posti in una posizione sfavorevole alla vista e la comprensione del racconto, concepito come continuo, viene ostacolata dal ripetuto scarto delle altezze. Detail of facade carved by Wiligelmo during the first part of XII century, with reliefs of stories from tbe Book of Genesis. Le figure si staccano dal fondo con un senso dolente della realtà terrena; i loro volti e i loro gesti presentano una scarna immediatezza, i loro corpi possiedono una concretezza avvincente. Siamo lontani dalla classicità greco-romana, anche se sopravvivono alcuni particolari quali il mantello di Dio Padre che ricade in panneggi regolari e la concezione arcaica delle capigliature maschili. Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale, https://www.artesvelata.it/wp-content/uploads/2020/05/Le-Storie-della-Genesi-di-Wiligelmo-Arte-Svelata.mp3. Sono inoltre pubblicate a bassa risoluzione o in forma degradata e, coerentemente con le finalità del blog, senza alcun fine di lucro e per scopi esclusivamente didattici, nel rispetto del comma 1-bis* dell’articolo 70 della legge n. 633 del 22 aprile 1941, “Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio”. Con la varietà e il realismo espressivo dei protagonisti e dei sentimenti che li animano, queste scene sono dotate di una fortissima tensione che non si riscontra in questa misura nei pur grandi scultori del periodo romanico quali Niccolò a Guglionesi e Madonna Grande e l'Antelami a Ururi, che subirono certamente l'influenza di Wiligelmo ma sono più estetizzanti e rappresentano la transizione dal romanico al gotico, derivata dalle sculture della Borgogna e della Provenza. Proprio dal pontile, sono state prelevate le quattro lastre di marmo raffiguranti storie tratte dalla Genesi ed … Una frase che dimostra quanto Wiligelmo fosse apprezzato dai suoi contemporanei e che, soprattutto, rimanda a lui e alla sua bottega l’intera decorazione scultorea del Duomo modenese. Si tratta di quattro lastre in marmo con le seguenti raffigurazioni in bassorilievo: Dio Padre creatore. Le Storie della Genesi contengono complessivamente 13 scene (4 nella prima lastra e tre in ognuna delle altre), che si leggono da sinistra a destra seguendo il racconto del Vecchio Testamento. Tuttora nella facciata del Duomo di Modena sono visibili quattro rilievi rettangolari, due al di sopra dei portali minori e due ai lati del portale maggiore. La cacciata dal Paradiso terrestre, lastre della genesi. La cacciata dal Paradiso Terrestre. Esse appartengono ai rispettivi detentori del copyright e vengono mostrate in buona fede, ritenendole di libera diffusione in quanto già presenti su altri siti Internet. Gli archi che si trovano in alto, sopra le figure, sono a tutto tondo come quelli dell’architettura della chiesa romanica. Da essi emergono le qualità fondamentali dell’autore: aderenza al tema trattato, immediatezza espressiva, forza di sintesi. Wiligelmo, Dio Padre, La creazione di Adamo e di Eva, Il peccato originale, dalle Storie della Genesi, 1099-1106. Secondo un’altra ipotesi, le quattro lastre furono invece concepite per la balconata del presbiterio (cioè il pontile) e in un secondo tempo spostate sulla facciata, con funzione di fregi. A scanso di equivoci, giacché entrambi i personaggi hanno la barba, Wiligelmo ha inciso accanto al progenitore il suo nome. Infatti i profeti Enoc ed Elia furono direttamente assunti in cielo senza passare prima per la morte; i dodici profeti rappresentati nelle decorazioni del portale maggiore sono un presagio dei dodici apostoli; le tavole della Genesi, dalla creazione dei progenitori, al loro peccato, alla condanna al lavoro, al fratricidio di Caino e alla sua morte conducono all'ultima figurazione del castigo del diluvio e si concludono con Noè e la sua famiglia che escono dall'arca, cioè con la riconciliazione con Dio, premessa del nuovo patto evangelico e promessa di salvezza.